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IPSOA Quotidiano
Agevolazione prima casa: da quando decorre il nuovo termine di rivendita dell'immobile pre-posseduto
05/05/2025 - <div>Con la risposta a interpello n. 127 del 5 maggio 2025 in materia di agevolazioni prima casa, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la legge di Bilancio 2025 non prevede che il nuovo termine di rivendita dell’immobile agevolato pre-posseduto sia riservato agli atti di acquisto di immobili stipulati a far data dal 1° gennaio 2025 e che lo stesso si applica anche nel caso in cui, al 31 dicembre 2024, non sia ancora decorso il termine di un anno, entro cui il contribuente è tenuto ad alienare l'immobile preposseduto.</div> Con la risposta a interpello n. 127 del 5 maggio 2025 in materia di agevolazioni prima casa, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la legge di Bilancio 2025 non prevede che il nuovo termine di rivendita dell’immobile agevolato pre-posseduto sia riservato agli atti di acquisto di immobili stipulati a far data dal 1° gennaio 2025 e che lo stesso si applica anche nel caso in cui, al 31 dicembre 2024, non sia ancora decorso il termine di un anno, entro cui il contribuente è tenuto ad alienare l'immobile preposseduto.
Plusvalenze da cripto attività: come applicare la tassazione sostitutiva
05/05/2025 - <div>Con una faq del 30 aprile 2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che sulle plusvalenze e gli altri proventi derivanti da cripto-attività si applica una imposta sostitutiva del 26%. Per il calcolo della base imponibile delle plusvalenze e gli altri proventi realizzate nell’anno di imposta, è riconosciuta una franchigia di euro 2.000. Nel caso in cui contribuente non abbia potuto tener conto di tale franchigia della dichiarazione dei redditi 2024 (anno d’imposta 2023) può richiedere il rimborso della maggior imposta sostitutiva versata.</div> Con una faq del 30 aprile 2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che sulle plusvalenze e gli altri proventi derivanti da cripto-attività si applica una imposta sostitutiva del 26%. Per il calcolo della base imponibile delle plusvalenze e gli altri proventi realizzate nell’anno di imposta, è riconosciuta una franchigia di euro 2.000. Nel caso in cui contribuente non abbia potuto tener conto di tale franchigia della dichiarazione dei redditi 2024 (anno d’imposta 2023) può richiedere il rimborso della maggior imposta sostitutiva versata.
Accise, prestazione della cauzione: norma interamente riformulata
05/05/2025 - <div>Il <a rel="noopener noreferrer" target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 432025" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000980318SOMM">D.Lgs. n. 43/2025</a> ha sostituito l’<a rel="noopener noreferrer" target="_blank" class="rich-legge" title="art. 64" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000106494ART66">art. 64</a> del <a rel="noopener noreferrer" target="_blank" class="rich-legge" title="Testo Unico accise" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000106494SOMM">Testo Unico accise</a> in materia di prestazione della cauzione, con l’obiettivo di renderlo uniforme alle novità introdotte dalla <a rel="noopener noreferrer" target="_blank" title="riforma delle accise" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/04/05/accise-novita-riforma-gazzetta-ufficiale">riforma delle accise</a>. La nuova norma tiene conto dei differenti regimi delle cauzioni regolamentati nei distinti settori d’imposta, ma anche delle previsioni relative al rilascio dell’autorizzazione o della licenza e all’esercizio dell’impianto nonché all’adeguamento della cauzione prestata. Attenzione anche all’adeguamento della cauzione, che dovrà essere effettuato entro 30 giorni dal momento in cui la stessa risulti non idonea.</div> Il D.Lgs. n. 43/2025 ha sostituito l’art. 64 del Testo Unico accise in materia di prestazione della cauzione, con l’obiettivo di renderlo uniforme alle novità introdotte dalla riforma delle accise. La nuova norma tiene conto dei differenti regimi delle cauzioni regolamentati nei distinti settori d’imposta, ma anche delle previsioni relative al rilascio dell’autorizzazione o della licenza e all’esercizio dell’impianto nonché all’adeguamento della cauzione prestata. Attenzione anche all’adeguamento della cauzione, che dovrà essere effettuato entro 30 giorni dal momento in cui la stessa risulti non idonea.
Prestazione universale: chiarimenti su requisiti e procedure
05/05/2025 - <div>L’INPS, nel messaggio n. 1401 del 2025, fornisce indicazioni specifiche riguardo i controlli da parte delle Strutture territoriali dell’INPS sui requisiti di accesso e gestione degli arretrati per la gestione della Prestazione Universale in favore delle persone anziane non autosufficienti.</div> L’INPS, nel messaggio n. 1401 del 2025, fornisce indicazioni specifiche riguardo i controlli da parte delle Strutture territoriali dell’INPS sui requisiti di accesso e gestione degli arretrati per la gestione della Prestazione Universale in favore delle persone anziane non autosufficienti.
Contratto a termine: cosa rischia l'azienda che anticipa la scadenza?
05/05/2025 - <div>Al momento della stipula di un contratto a termine, datore di lavoro e lavoratore convengono sulla data di fine scadenza relativamente a reciproci obblighi. In specifici casi, è comunque possibile per le parti recedere anticipatamente dal contratto, come al verificarsi di infrazioni disciplinari del lavoratore o grave condotta da parte dell'azienda. Salvo queste specifiche ipotesi, in via generale, il recesso unilaterale anticipato del contratto a tempo determinato non è consentito e comporta rischi. Quali?</div> Al momento della stipula di un contratto a termine, datore di lavoro e lavoratore convengono sulla data di fine scadenza relativamente a reciproci obblighi. In specifici casi, è comunque possibile per le parti recedere anticipatamente dal contratto, come al verificarsi di infrazioni disciplinari del lavoratore o grave condotta da parte dell'azienda. Salvo queste specifiche ipotesi, in via generale, il recesso unilaterale anticipato del contratto a tempo determinato non è consentito e comporta rischi. Quali?
Assegnazione auto aziendale ad uso promiscuo: come gestirla per evitare rischi e sanzioni
05/05/2025 - <div>L’assegnazione del mezzo aziendale ad un dipendente per uso promiscuo comporta una serie di rischi ed opportunità per l’azienda che richiedono la massima attenzione nella gestione al fine di evitare contenziosi o sanzioni. Occorre dunque introdurre la fattispecie correttamente e poi monitorarne il corretto svolgimento da parte del lavoratore, soprattutto alla luce delle ultime novità normative introdotte dal 2025. Cinque sono gli scenari che possono presentarsi. Quali?</div> L’assegnazione del mezzo aziendale ad un dipendente per uso promiscuo comporta una serie di rischi ed opportunità per l’azienda che richiedono la massima attenzione nella gestione al fine di evitare contenziosi o sanzioni. Occorre dunque introdurre la fattispecie correttamente e poi monitorarne il corretto svolgimento da parte del lavoratore, soprattutto alla luce delle ultime novità normative introdotte dal 2025. Cinque sono gli scenari che possono presentarsi. Quali?
Bilancio: distribuzione di utili con il nuovo modello RAP
24/04/2025 - <div>Con il verbale di approvazione dei bilanci relativi al periodo d’imposta 2024 i soci potrebbero deliberare la distribuzione degli utili societari. In seguito alla pubblicazione del <a target="_blank" class="rich-legge" title="provvedimento del 10 marzo 2025 dellAgenzia delle Entrate" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000978586SOMM">provvedimento del 10 marzo 2025 dell’Agenzia delle Entrate</a>, sono stati aggiornati il modello RAP e le relative istruzioni, che contengono un nuovo modulo dedicato proprio alla registrazione del verbale di distribuzione degli utili. Come si compila il modello?</div> Con il verbale di approvazione dei bilanci relativi al periodo d’imposta 2024 i soci potrebbero deliberare la distribuzione degli utili societari. In seguito alla pubblicazione del provvedimento del 10 marzo 2025 dell’Agenzia delle Entrate, sono stati aggiornati il modello RAP e le relative istruzioni, che contengono un nuovo modulo dedicato proprio alla registrazione del verbale di distribuzione degli utili. Come si compila il modello?
Assumiamo l'incarico di revisione: per te il corso di autoformazione on line
23/04/2025 - <div>Gli obiettivi generali del revisore, il Codice italiano di etica e indipendenza, i termini dell’incarico di revisione, la documentazione di lavoro e le responsabilità del revisore, sono tra i temi oggetto del corso di autoformazione on line a cura di Sandro Spella, gratuito per gli abbonati a IPSOA Quotidiano. Il corso è accreditato per Dottori Commercialisti e Revisori Legali.</div> Gli obiettivi generali del revisore, il Codice italiano di etica e indipendenza, i termini dell’incarico di revisione, la documentazione di lavoro e le responsabilità del revisore, sono tra i temi oggetto del corso di autoformazione on line a cura di Sandro Spella, gratuito per gli abbonati a IPSOA Quotidiano. Il corso è accreditato per Dottori Commercialisti e Revisori Legali.
Reporting di sostenibilità: la Commissione Europea rilancia sugli ESRS
16/04/2025 - <div>Per essere davvero efficace, la rendicontazione di sostenibilità deve essere leggibile, fondata su dati rilevanti e sufficientemente armonizzata con gli altri standard internazionali, in modo da non diventare una duplicazione onerosa o una mera compliance formale. Per questo la Commissione UE ha ufficialmente incaricato l’EFRAG di predisporre una versione semplificata e riformulata degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). La richiesta si inserisce nella strategia europea di semplificazione normativa (il c.d. omnibus package) che punta a ridurre gli oneri regolatori senza sacrificare la qualità dell’informazione o l’ambizione della transizione sostenibile.</div> Per essere davvero efficace, la rendicontazione di sostenibilità deve essere leggibile, fondata su dati rilevanti e sufficientemente armonizzata con gli altri standard internazionali, in modo da non diventare una duplicazione onerosa o una mera compliance formale. Per questo la Commissione UE ha ufficialmente incaricato l’EFRAG di predisporre una versione semplificata e riformulata degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). La richiesta si inserisce nella strategia europea di semplificazione normativa (il c.d. omnibus package) che punta a ridurre gli oneri regolatori senza sacrificare la qualità dell’informazione o l’ambizione della transizione sostenibile.
Incentivo ON-Oltre Nuove Imprese a tasso zero: come gestire la fase di accesso alle agevolazioni
05/05/2025 - <div>Per l’avvio e lo sviluppo di micro e piccole imprese giovanili e femminili è attualmente attivo l’incentivo “ON-Oltre Nuove Imprese a tasso zero”. Lo strumento è articolato in due linee di intervento: una per le imprese con meno di tre anni di vita, l’altra per quelle tra i tre e i cinque anni. Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile. Per le imprese costituite da non più di 36 mesi è previsto il supporto di un esperto di Invitalia per gestire l’avvio e l’attuazione dell’iniziativa. Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. Nella fase di accesso alle agevolazioni possono verificarsi casi particolari che richiedono un'attenzione specifica. Quali sono i (sette) possibili scenari che si possono presentare?</div> Per l’avvio e lo sviluppo di micro e piccole imprese giovanili e femminili è attualmente attivo l’incentivo “ON-Oltre Nuove Imprese a tasso zero”. Lo strumento è articolato in due linee di intervento: una per le imprese con meno di tre anni di vita, l’altra per quelle tra i tre e i cinque anni. Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile. Per le imprese costituite da non più di 36 mesi è previsto il supporto di un esperto di Invitalia per gestire l’avvio e l’attuazione dell’iniziativa. Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. Nella fase di accesso alle agevolazioni possono verificarsi casi particolari che richiedono un'attenzione specifica. Quali sono i (sette) possibili scenari che si possono presentare?
Avviso C.S.E. 2025: dal 5 maggio al via la presentazione delle domande
02/05/2025 - <div>Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ricorda che è stato pubblicato l’Avviso C.S.E. 2025 “Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica” relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). A partire dalle ore 10 del 15 aprile, gli interessati hanno potuto procedere con le attività inerenti alla predisposizione dell’istanza di concessione mediante accesso alla piattaforma informatica dedicata.</div> Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ricorda che è stato pubblicato l’Avviso C.S.E. 2025 “Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica” relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). A partire dalle ore 10 del 15 aprile, gli interessati hanno potuto procedere con le attività inerenti alla predisposizione dell’istanza di concessione mediante accesso alla piattaforma informatica dedicata.
Piani formativi monoaziendali: in arrivo 1,6 milioni di euro per le associate a Fondoprofessioni
30/04/2025 - <div>Fondoprofessioni ha deliberato la pubblicazione dell’Avviso 07/25, che con una dotazione di 1,6 milioni di euro, finanzia la realizzazione di piani formativi monoaziendali, rivolti al personale del singolo studio/azienda iscritto a Fondoprofessioni. Entro giovedì 29 maggio sarà necessario inviare la PEC per la condivisione dei piani formativi con le Parti socie di Fondoprofessioni. Il termine per la presentazione dei piani formativi a Fondoprofessioni è invece fissato per le ore 17 di venerdì 13 giugno. Il contributo per singolo piano formativo sarà al massimo di 20 mila euro. Ogni singolo progetto prevede una durata da 8 h a 40 h, con almeno 4 e non oltre 20 allievi in formazione.</div> Fondoprofessioni ha deliberato la pubblicazione dell’Avviso 07/25, che con una dotazione di 1,6 milioni di euro, finanzia la realizzazione di piani formativi monoaziendali, rivolti al personale del singolo studio/azienda iscritto a Fondoprofessioni. Entro giovedì 29 maggio sarà necessario inviare la PEC per la condivisione dei piani formativi con le Parti socie di Fondoprofessioni. Il termine per la presentazione dei piani formativi a Fondoprofessioni è invece fissato per le ore 17 di venerdì 13 giugno. Il contributo per singolo piano formativo sarà al massimo di 20 mila euro. Ogni singolo progetto prevede una durata da 8 h a 40 h, con almeno 4 e non oltre 20 allievi in formazione.
Android auto: Assonime analizza obblighi di interoperabilità e abuso di posizione dominante
05/05/2025 - <div>Assonime ha pubblicato il caso n. 4/2025 dal titolo “Obblighi di interoperabilità e abuso di posizione dominante: la pronuncia della Corte di giustizia nel caso Android Auto”, con cui analizza la sentenza del 25 febbraio 2025, resa in sede di rinvio pregiudiziale nel caso C-233/23. Assonime ritiene che, dal tenore della sentenza, non appare scontato che tale ampliamento sia limitato ai mercati digitali. Per come formulati, i principi interpretativi enunciati dalla Corte sembrano, infatti, far riferimento a qualsiasi infrastruttura che non sia stata sviluppata da un’impresa dominante esclusivamente per la propria attività, a prescindere dal settore interessato.</div> Assonime ha pubblicato il caso n. 4/2025 dal titolo “Obblighi di interoperabilità e abuso di posizione dominante: la pronuncia della Corte di giustizia nel caso Android Auto”, con cui analizza la sentenza del 25 febbraio 2025, resa in sede di rinvio pregiudiziale nel caso C-233/23. Assonime ritiene che, dal tenore della sentenza, non appare scontato che tale ampliamento sia limitato ai mercati digitali. Per come formulati, i principi interpretativi enunciati dalla Corte sembrano, infatti, far riferimento a qualsiasi infrastruttura che non sia stata sviluppata da un’impresa dominante esclusivamente per la propria attività, a prescindere dal settore interessato.
Cybersicurezza nazionale: in Gu la disciplina dei contratti di beni e servizi informatici
05/05/2025 - <div>Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 102 del 5 maggio 2025 il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2025 che disciplina i contratti di beni e servizi informatici impiegati in un contesto connesso alla tutela degli interessi nazionali strategici e della sicurezza nazionale. In particolare il decreto individua: gli elementi essenziali di cybersicurezza; le specifiche categorie tecnologiche di beni e servizi informatici; i casi in cui, per la tutela della sicurezza nazionale, devono essere previsti criteri di premialità per le proposte o per le offerte che contemplino l'uso di tecnologie di cybersicurezza italiane o di Paesi appartenenti all'Unione europea o di Paesi aderenti all'Alleanza atlantica (NATO) o di Paesi terzi; i paesi terzi.</div> Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 102 del 5 maggio 2025 il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2025 che disciplina i contratti di beni e servizi informatici impiegati in un contesto connesso alla tutela degli interessi nazionali strategici e della sicurezza nazionale. In particolare il decreto individua: gli elementi essenziali di cybersicurezza; le specifiche categorie tecnologiche di beni e servizi informatici; i casi in cui, per la tutela della sicurezza nazionale, devono essere previsti criteri di premialità per le proposte o per le offerte che contemplino l'uso di tecnologie di cybersicurezza italiane o di Paesi appartenenti all'Unione europea o di Paesi aderenti all'Alleanza atlantica (NATO) o di Paesi terzi; i paesi terzi.
Responsabilità 231 nel decreto Sicurezza: quali imprese sono interessate?
05/05/2025 - <div>Il decreto Sicurezza ha introdotto nuove fattispecie di reato che avranno conseguenze per le imprese sotto il profilo della responsabilità 231. Le nuove prescrizioni riguardano le disposizioni concernenti la prevenzione ed il contrasto del terrorismo. Quali sono le imprese maggiormente interessate dalle nuove norme e cosa devono fare in termini di modello organizzativo 231/2001.</div> Il decreto Sicurezza ha introdotto nuove fattispecie di reato che avranno conseguenze per le imprese sotto il profilo della responsabilità 231. Le nuove prescrizioni riguardano le disposizioni concernenti la prevenzione ed il contrasto del terrorismo. Quali sono le imprese maggiormente interessate dalle nuove norme e cosa devono fare in termini di modello organizzativo 231/2001.
Quotidiano Giuridico
Quando investire un pedone non è reato
06/05/2025 - È il caso in cui, pur avendo tenuto un comportamento diligente, non abbia potuto avvistarlo e osservarne tempestivamente i movimenti rapidi, inattesi e imprevedibili (Cass. penale n. 10898/2025).
Immobiliare 2024: ripresa del mercato, volano le compravendite e tornano a crescere i mutui
06/05/2025 -
Nel 2024 il mercato immobiliare italiano ha registrato segnali di ripresa, le compravendite sono aumentate e anche il settore dei mutui e in positivo rispetto all’anno precedente
Affido etero familiare del minore: le condizioni per il rientro nella famiglia di origine
06/05/2025 - Scopo della misura è risolvere una situazione transitoria di difficoltà della famiglia di origine e reinserire se possibile il minore nel suo ambiente familiare
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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