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IPSOA Quotidiano
Omesso versamento delle somme da concordato: decadenza mitigata ma ancora con incertezze
21/06/2025 - Il <a target="_blank" title="decreto correttivo della riforma fiscale" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/06/13/riforma-fiscale-decreto-correttivo-g-u-novita-punto-punto">decreto correttivo della riforma fiscale</a> (<a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 812025" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000984201SOMM">D.Lgs. n. 81/2025</a>) prevede un temperamento alla rigorosa causa di decadenza dal concordato preventivo biennale prevista dall’<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 22" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000958487ART49">art. 22</a>, comma 1, lettera e), <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 13 del 2024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000958487SOMM">D.Lgs. n. 13 del 2024</a> in caso di ricezione di un avviso bonario concernente l’omesso versamento delle somme dovute per l’adesione all’accordo con il Fisco. L’art. 15 del decreto stabilisce, infatti, la possibilità di sanare l’omissione entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione. Alcuni dubbi residuano però sull’effettiva portata applicativa della modifica. Il decreto correttivo della riforma fiscale (D.Lgs. n. 81/2025) prevede un temperamento alla rigorosa causa di decadenza dal concordato preventivo biennale prevista dall’art. 22, comma 1, lettera e), D.Lgs. n. 13 del 2024 in caso di ricezione di un avviso bonario concernente l’omesso versamento delle somme dovute per l’adesione all’accordo con il Fisco. L’art. 15 del decreto stabilisce, infatti, la possibilità di sanare l’omissione entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione. Alcuni dubbi residuano però sull’effettiva portata applicativa della modifica.
Il difetto (non solo di prova, ma anche) di motivazione degli atti impugnabili è sanabile?
21/06/2025 - In tema di vizi degli atti impugnabili, lo Statuto dei diritti del contribuente inibisce all’Amministrazione finanziaria di modificare, integrare o sostituire la prova della pretesa impositiva, se non attraverso l’adozione di un ulteriore atto, ove ne ricorrano i presupposti e non siano maturate decadenze. Con riferimento alla motivazione degli atti, in assenza di un’analoga preclusione legale, è intervenuta la Cassazione che ha ribadito l’impossibilità di qualsiasi sanatoria postuma per gli atti viziati da motivazioni inadeguate ab origine, a prescindere dal fatto che il contribuente abbia avuto la possibilità di richiedere informazioni o di accedere al fascicolo o che, difendendosi in sede di ricorso, abbia dimostrato di aver compreso il merito della pretesa accertativa. La motivazione, infatti, è funzionale non solo a porre il contribuente nelle condizioni di esercitare pienamente il suo diritto di difesa, ma anche a delimitare il thema decidendum, che non può essere unilateralmente ampliato in corso di giudizio da una delle parti. In tema di vizi degli atti impugnabili, lo Statuto dei diritti del contribuente inibisce all’Amministrazione finanziaria di modificare, integrare o sostituire la prova della pretesa impositiva, se non attraverso l’adozione di un ulteriore atto, ove ne ricorrano i presupposti e non siano maturate decadenze. Con riferimento alla motivazione degli atti, in assenza di un’analoga preclusione legale, è intervenuta la Cassazione che ha ribadito l’impossibilità di qualsiasi sanatoria postuma per gli atti viziati da motivazioni inadeguate ab origine, a prescindere dal fatto che il contribuente abbia avuto la possibilità di richiedere informazioni o di accedere al fascicolo o che, difendendosi in sede di ricorso, abbia dimostrato di aver compreso il merito della pretesa accertativa. La motivazione, infatti, è funzionale non solo a porre il contribuente nelle condizioni di esercitare pienamente il suo diritto di difesa, ma anche a delimitare il thema decidendum, che non può essere unilateralmente ampliato in corso di giudizio da una delle parti.
La Gestione Separata dei Periti Agrari trova le causali contributo
20/06/2025 - Con la risoluzione n. 44 del 20 giugno 2025 l’Agenzia delle Entrate ha istituito le causali contributo per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali di pertinenza dell’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura - Gestione Separata dei Periti Agrari. Con la risoluzione n. 44 del 20 giugno 2025 l’Agenzia delle Entrate ha istituito le causali contributo per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali di pertinenza dell’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura - Gestione Separata dei Periti Agrari.
Tassazione auto aziendali ad uso promiscuo: attenzione alle regole applicabili prima e dopo il 30 giugno 2025
21/06/2025 - Entro il 30 giugno 2025 il datore di lavoro deve provvedere all’assegnazione delle auto aziendali ad uso promiscuo ai dipendenti se intende applicare le vecchie percentuali di valorizzazione dei fringe benefit in busta paga. Si tratta della diretta conseguenza della previsione di una “clausola di salvaguardia” in riferimento al passaggio, previsto dalla legge di Bilancio 2025, dalle tabelle di calcolo definite in base al valore delle emissioni a criteri basati sul tipo di alimentazione del veicolo. La differenza in merito al calcolo del valore convenzionale di questa categoria di beni è significativa, soprattutto se si tratta di veicoli ad alimentazione tradizionale. Cosa fare? Entro il 30 giugno 2025 il datore di lavoro deve provvedere all’assegnazione delle auto aziendali ad uso promiscuo ai dipendenti se intende applicare le vecchie percentuali di valorizzazione dei fringe benefit in busta paga. Si tratta della diretta conseguenza della previsione di una “clausola di salvaguardia” in riferimento al passaggio, previsto dalla legge di Bilancio 2025, dalle tabelle di calcolo definite in base al valore delle emissioni a criteri basati sul tipo di alimentazione del veicolo. La differenza in merito al calcolo del valore convenzionale di questa categoria di beni è significativa, soprattutto se si tratta di veicoli ad alimentazione tradizionale. Cosa fare?
Third-party risk management: come deve essere gestita dal giuslavorista e dall'HR manager
21/06/2025 - Sempre più centrale nel ciclo produttivo e commerciale dell’impresa è la third-party risk management, la gestione del rischio che deriva dall’interazione giuridica o fattuale con parti terze con cui intercorrono rapporti economici: sia in direzione top-down (fornitori e venditori), sia in direzione downstream (contrattisti e contoterzisti, business partners e franchisees, distributori, brokers, agenti e subagenti, produttori assicurativi). Finalità per le imprese: attuare processi formalizzati di monitoraggio e vigilanza sui rapporti con le parti esterne coinvolte, sia contrattuali che extra-contrattuali, allo scopo di valutare le condotte, misurare le performance e prevenire i rischi che da tali rapporti possano scaturire. Come deve essere gestita dal giurista del lavoro o dall’HR manager? Sempre più centrale nel ciclo produttivo e commerciale dell’impresa è la third-party risk management, la gestione del rischio che deriva dall’interazione giuridica o fattuale con parti terze con cui intercorrono rapporti economici: sia in direzione top-down (fornitori e venditori), sia in direzione downstream (contrattisti e contoterzisti, business partners e franchisees, distributori, brokers, agenti e subagenti, produttori assicurativi). Finalità per le imprese: attuare processi formalizzati di monitoraggio e vigilanza sui rapporti con le parti esterne coinvolte, sia contrattuali che extra-contrattuali, allo scopo di valutare le condotte, misurare le performance e prevenire i rischi che da tali rapporti possano scaturire. Come deve essere gestita dal giurista del lavoro o dall’HR manager?
Assegno unico: oltre 6 milioni di beneficiari nel 2025
20/06/2025 - L’INPS ha aggiornato i dati dell’Osservatorio statistico sull’Assegno unico e universale (AUU), con riferimento al periodo marzo 2022-aprile 2025. Sono 6.084.229 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.620.004 figli. L’INPS ha aggiornato i dati dell’Osservatorio statistico sull’Assegno unico e universale (AUU), con riferimento al periodo marzo 2022-aprile 2025. Sono 6.084.229 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.620.004 figli.
OIC 30 per i bilanci intermedi a partire dal 1° gennaio 2026
12/06/2025 - L’OIC ha pubblicato, dopo un <a target="_blank" title="periodo di pubblica consultazione" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/09/18/oic-30-bilanci-intermedi-nuova-bozza-consultazione">periodo di pubblica consultazione</a>, la versione definitiva del principio contabile OIC 30 relativo ai bilanci intermedi: il principio si applica ai bilanci intermedi relativi agli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2026 o da dati successiva, ma può essere applicato in via anticipata ai bilanci intermedi relativi agli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2025. La direttiva che ha guidato le modifiche è quella di considerare il bilancio intermedio alla stregua di un bilancio annuale; pertanto, nella redazione del bilancio intermedio sarà necessario utilizzare i medesimi criteri utilizzati per il bilancio annuale. Ne consegue, a titolo esemplificativo, che le imposte intermedie sul reddito dovranno essere determinate applicando all’utile semestrale prima delle imposte l’aliquota fiscale annua effettiva stimata nonché l’assunto che una eventuale svalutazione dell’avviamento non possa essere ripristinata in un bilancio successivo, come peraltro previsto appunto per il bilancio d’esercizio. L’OIC ha pubblicato, dopo un periodo di pubblica consultazione, la versione definitiva del principio contabile OIC 30 relativo ai bilanci intermedi: il principio si applica ai bilanci intermedi relativi agli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2026 o da dati successiva, ma può essere applicato in via anticipata ai bilanci intermedi relativi agli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2025. La direttiva che ha guidato le modifiche è quella di considerare il bilancio intermedio alla stregua di un bilancio annuale; pertanto, nella redazione del bilancio intermedio sarà necessario utilizzare i medesimi criteri utilizzati per il bilancio annuale. Ne consegue, a titolo esemplificativo, che le imposte intermedie sul reddito dovranno essere determinate applicando all’utile semestrale prima delle imposte l’aliquota fiscale annua effettiva stimata nonché l’assunto che una eventuale svalutazione dell’avviamento non possa essere ripristinata in un bilancio successivo, come peraltro previsto appunto per il bilancio d’esercizio.
OIC 30 Bilanci Intermedi in versione definitiva
11/06/2025 - L’OIC ha pubblicato la versione definitiva dell’OIC 30 “I bilanci intermedi”, il principio contabile da utilizzare per la redazione delle semestrali. Seguendo l’impostazione contabile della precedente versione dell’OIC 30 il principio si basa sull’assunto che i bilanci intermedi sono redatti utilizzando gli stessi criteri di redazione del bilancio annuale. Pertanto, conformemente alle regole ordinarie del bilancio di esercizio, l’eventuale svalutazione dell’avviamento effettuata in un bilancio intermedio non può essere ripristinata in un bilancio successivo. L’OIC ha pubblicato la versione definitiva dell’OIC 30 “I bilanci intermedi”, il principio contabile da utilizzare per la redazione delle semestrali. Seguendo l’impostazione contabile della precedente versione dell’OIC 30 il principio si basa sull’assunto che i bilanci intermedi sono redatti utilizzando gli stessi criteri di redazione del bilancio annuale. Pertanto, conformemente alle regole ordinarie del bilancio di esercizio, l’eventuale svalutazione dell’avviamento effettuata in un bilancio intermedio non può essere ripristinata in un bilancio successivo.
ESRS: semplificati gli standard redatti dall'EFRAG
06/06/2025 - Gli standard setter dei quattro maggiori paesi europei hanno proposto una drastica semplificazione degli standard di rendicontazione sulla sostenibilità redatti dall’EFRAG. In uno staff working paper inviato all’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e gli standard setter di Francia (Autorité des Normes Comptables, ANC), Germania (Deutsches Rechnungslegungs Standards Committee e.V., DRSC) e Spagna (Instituto de Contabilidad y Auditoría de Cuentas, ICAC), sono intervenuti nel dibattito in pieno corso sulla revisione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) sviluppati dall’EFRAG. Le indicazioni dei quattro standard setter sono in piena sintonia con i risultati di una survey sulla prima applicazione degli ESRS che l’OIC ha avviato contestualmente alla pubblicazione della riforma Omnibus da parte della Commissione Europea. Gli standard setter dei quattro maggiori paesi europei hanno proposto una drastica semplificazione degli standard di rendicontazione sulla sostenibilità redatti dall’EFRAG. In uno staff working paper inviato all’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e gli standard setter di Francia (Autorité des Normes Comptables, ANC), Germania (Deutsches Rechnungslegungs Standards Committee e.V., DRSC) e Spagna (Instituto de Contabilidad y Auditoría de Cuentas, ICAC), sono intervenuti nel dibattito in pieno corso sulla revisione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) sviluppati dall’EFRAG. Le indicazioni dei quattro standard setter sono in piena sintonia con i risultati di una survey sulla prima applicazione degli ESRS che l’OIC ha avviato contestualmente alla pubblicazione della riforma Omnibus da parte della Commissione Europea.
Credito d'imposta ZLS 2025: comunicazioni entro il 23 giugno
21/06/2025 - Tempo fino al 23 giugno 2025 per prenotare il credito d’imposta per gli investimenti nelle zone logistiche semplificate effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025. La comunicazione deve essere presentata esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati. A pena di decadenza dall’agevolazione, i soggetti che hanno presentato la predetta comunicazione di prenotazione dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate, dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, una comunicazione integrativa attestante l’effettiva realizzazione degli investimenti. Tempo fino al 23 giugno 2025 per prenotare il credito d’imposta per gli investimenti nelle zone logistiche semplificate effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025. La comunicazione deve essere presentata esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati. A pena di decadenza dall’agevolazione, i soggetti che hanno presentato la predetta comunicazione di prenotazione dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate, dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, una comunicazione integrativa attestante l’effettiva realizzazione degli investimenti.
Incubatori e acceleratori certificati: in arrivo i contributi sotto forma di crediti d'imposta
20/06/2025 - Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 141 del 20 giugno 2025 il decreto 26 maggio 2025 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy recante le disposizioni applicative per l'attribuzione agli incubatori e agli acceleratori certificati del contributo, sotto forma di credito d'imposta, previsto dall'art. 32 della legge concorrenza 2023 definendo i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta nonché le modalità di verifica, controllo ed eventuale recupero dei benefici non spettanti, anche alfine di assicurare il rispetto del limite di spesa annuale stabilito. Con apposito bando da adottarsi con decreto del Ministero entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono definite la data di apertura dei termini di presentazione delle istanze, la procedura attraverso la quale presentare l'istanza, le modalità di verifica della stessa, le modalità di comunicazione degli esiti all'istante con l'indicazione del credito fruibile e sino al raggiungimento del limite di spesa annuale complessivo. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 141 del 20 giugno 2025 il decreto 26 maggio 2025 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy recante le disposizioni applicative per l'attribuzione agli incubatori e agli acceleratori certificati del contributo, sotto forma di credito d'imposta, previsto dall'art. 32 della legge concorrenza 2023 definendo i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta nonché le modalità di verifica, controllo ed eventuale recupero dei benefici non spettanti, anche alfine di assicurare il rispetto del limite di spesa annuale stabilito. Con apposito bando da adottarsi con decreto del Ministero entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono definite la data di apertura dei termini di presentazione delle istanze, la procedura attraverso la quale presentare l'istanza, le modalità di verifica della stessa, le modalità di comunicazione degli esiti all'istante con l'indicazione del credito fruibile e sino al raggiungimento del limite di spesa annuale complessivo.
Bonus edilizi sotto la lente dell'Agenzia delle Entrate
20/06/2025 - Chi può fruire delle aliquote di detrazione maggiorate riconosciute dal 1° gennaio 2025 alle ristrutturazioni edilizie, all’ecobonus e al sismabonus per l’abitazione principale? Quale aliquota agevolativa si applica in caso di interventi su pertinenze? Quale aliquota agevolativa si applica in caso di sismabonus acquisti? A queste domande risponde l’Agenzia Entrate con la <a target="_blank" title="circolare n. 8/E del 19 giugno 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/06/20/bonus-edilizi-detrazioni-alte-prima-casa-incentivi-green-istruzioni-novita-2025">circolare n. 8/E del 19 giugno 2025</a>. Chi può fruire delle aliquote di detrazione maggiorate riconosciute dal 1° gennaio 2025 alle ristrutturazioni edilizie, all’ecobonus e al sismabonus per l’abitazione principale? Quale aliquota agevolativa si applica in caso di interventi su pertinenze? Quale aliquota agevolativa si applica in caso di sismabonus acquisti? A queste domande risponde l’Agenzia Entrate con la circolare n. 8/E del 19 giugno 2025.
Appalti: la certificazione di qualità non é un requisito di accesso alla gara
21/06/2025 - Come precisato dall’Anac il possesso di una certificazione non può essere determinante ai fini dell’accesso a una gara pubblica. Negli atti di gara le stazioni appaltanti non possono inserire tra i requisiti di partecipazione il possesso di certificazioni di qualità. Il principio è stato applicato dall’Autorità nazionale anticorruzione nella delibera di precontenzioso n. 203 del 21 maggio 2025. Cosa precisa l’Autorità anticorruzione sui requisiti di partecipazione? Come precisato dall’Anac il possesso di una certificazione non può essere determinante ai fini dell’accesso a una gara pubblica. Negli atti di gara le stazioni appaltanti non possono inserire tra i requisiti di partecipazione il possesso di certificazioni di qualità. Il principio è stato applicato dall’Autorità nazionale anticorruzione nella delibera di precontenzioso n. 203 del 21 maggio 2025. Cosa precisa l’Autorità anticorruzione sui requisiti di partecipazione?
Balneari: via libera al decreto indennizzi
20/06/2025 - Recentemente la Ragioneria di Stato ha bollinato il decreto sugli indennizzi ai balneari testo e ora si attende il via libera da parte del Consiglio di Stato, prima di portare il testo in parlamento. Il decreto stabilisce i criteri per il calcolo degli indennizzi ai concessionari uscenti, basandosi sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni e non ancora ammortizzati, oltre a una remunerazione equa. Recentemente la Ragioneria di Stato ha bollinato il decreto sugli indennizzi ai balneari testo e ora si attende il via libera da parte del Consiglio di Stato, prima di portare il testo in parlamento. Il decreto stabilisce i criteri per il calcolo degli indennizzi ai concessionari uscenti, basandosi sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni e non ancora ammortizzati, oltre a una remunerazione equa.
Gas Naturale: stabiliti criteri, modalità e requisiti per l'iscrizione, la permanenza e l'esclusione nell'”elenco venditori”
20/06/2025 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2025 il <a target="_blank" class="rich-legge" title="decreto 19 maggio 2025, n. 85" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000984641SOMM">decreto 19 maggio 2025, n. 85</a> del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica recante il regolamento recante condizioni, criteri, modalità e requisiti per l'iscrizione, la permanenza e l'esclusione delle imprese iscritte nell'elenco dei soggetti abilitati alla vendita di gas naturale «Elenco venditori», ai sensi dell'<a target="_blank" class="rich-legge" title="articolo 17" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000141265ART18">articolo 17</a>, comma 3, del <a target="_blank" class="rich-legge" title="decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000141265SOMM">decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164</a>. pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2025 il decreto 19 maggio 2025, n. 85 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica recante il regolamento recante condizioni, criteri, modalità e requisiti per l'iscrizione, la permanenza e l'esclusione delle imprese iscritte nell'elenco dei soggetti abilitati alla vendita di gas naturale «Elenco venditori», ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164.
Quotidiano Giuridico
Utilizzo illecito dei dati dei clienti: Vodafone sanzionata per 45 milioni di euro
20/06/2025 - Il Garante tedesco ha rilevato varie criticità e carenze nella gestione dei contratti e delle informazioni
Avvocatura Generale dello Stato, concorso per 7 Procuratori
20/06/2025 - Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando (Decreto n. 114/2025): domande entro il 12 agosto 2025
Omicidio colposo dei genitori organizzatori di una festa: obblighi di vigilanza e posizione di garanzia
20/06/2025 -
In tema di omicidio colposo, chi assume spontaneamente la custodia di minori (anche temporaneamente) acquisisce una posizione di garanzia ex art. 40 c.p., con obblighi di vigilanza attiva per prevenire rischi prevedibili. L’omissione di tali doveri, unita al nesso causale con l’evento mortale, configura il reato di omicidio colposo (art. 589 c.p.), indipendentemente dal rapporto giuridico preesistente con la vittima (Cassazione penale, Sez. IV, sentenza 6 giugno 2025, n. 21267).
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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